Sei ancora un piccolo niente.
Un incantesimo della natura.
Un’idea di vita.
E lei è già intorno a te.
A proteggerti.
A darti il respiro.
Il cuore.
La sua anima.
E’ la Mamma.
Che per nove mesi, forse anche una vita intera.
Ti ha aspettato.
Desiderato.
Voluto.
I tuoi primi calci, quei tuoi impercettibili movimenti sono.
Per lei scosse di amore sconosciuto.
Fremiti del cuore che si allarga e scopre nuovi sentimenti.
Fino a quando decidi che è ora.
Che è tempo di uscire.
Di essere.
E lei assecondandoti.
Si apre.
Liberandoti.
Mamma.
La sua voce.
I suoi abbracci.
Quei baci.
Sono le prime meravigliose carezze della vita.
Che colorano il mondo.
E ne disegnano il futuro.
Mamma.
La prima parola che impari.
Sillabata da principio, poi ripetuta, urlata, sussurrata, pretesa.
Mamma.
Il tuo centro, il confine, l’universo.
Intero.
E’ lei.
Mamma.
Una donna.
Che soffre di sofferenze silenziose e corre e conduce.
Verso l’ignoto e sconosciuto della tua nuova storia.
Mamma.
Ti ha creato per amarti, accudirti.
Perdonare.
Sempre.
I piccoli come i grandi errori.
Mamma.
Parola magica che usi ogni volta che ne hai bisogno.
E lei è subito da te, per chiedere se stai bene.
Se hai bisogno di qualcosa.
Pronta a donarti ancora una volta.
Per l’ennesima volta.
Tutta se stessa.
Perchè.
Il vostro.
E’ un viaggio che durerà due vite intere.
La tua e la sua.
E ovunque sei.
Ovunque sarai.
Lei sarà sempre.
Con te.
Incredibilmente.
Unica.
Amatissima
Mamma.